Davide Cortese "Zebù bambino"
Elio Scarciglia, giuggiole

Davide Cortese "Zebù bambino"

diAntonio Fiori

Ventuno filastrocche che detonano irriverenti sul confine del dicibile (la fatidica 'soglia' ricordata da Mattia Tarantino nella dotta postfazione). Davide Cortese ci propone infatti Belzebù bambino, del tutto innocente come qualsiasi bambino poiché ha solo imitato gli adulti - ogni brutto scherzo, ogni gioco cattivo, ci dice, "L'ho imparato dagli uomini".  Bullismo, voyuerismo, blasfemie sono oggetto di filastrocche brevissime, spesso zoppicanti come lo sono quelle ripetute dai bambini. Tracce evidenti di Rodari, pertanto, e quadretti da commedia dove anche un inconsapevole Chagall riesce a fare capolino (Canta ingenue canzoni/ il piccolo Zebù. / Parlano di santoni / che annegano nel blu). L'operazione messa in atto dal poeta è dunque palesemente provocatoria, ci ricorda l'indivisibilità primordiale del bene dal male, che è increato e solo convenzionalmente fatto nascere dalla prima disobbedienza - Ha macchiato i calzoni puliti / con il succo dei frutti proibiti - e ci invita a più mature riflessioni sulle nostre miserie e le nostre gratuite cattiverie.

 

 

Ruba la spada di legno a Gesù

quel monello del bimbo Zebù

gli pesta i piedi, gli fa lo sgambetto

non gli risparmia neppure un dispetto.

Tira le trecce a Maria, sua madre.

Per correre al circo ruba i soldi a suo padre.

 

 *

Disegna angeli bianchi

il diavolo bambino

poi li accartoccia tutti

gli dà fuoco con l’accendino.

“Solo angeli neri”, dice

guardando bruciare la luce.

 

*

Diventerà un bel giovane

il piccolo Zebù.

Presto farà breccia

nel cuore di Gesù.

Disponibile a giorni



Davide Cortese è nato nell’ isola di Lipari nel 1974 e vive a Roma. Si è laureato in Lettere moderne all’Università degli Studi di Messina con una tesi sulle “Figure meravigliose nelle credenze popolari eoliane”. Nel 1998 ha pubblicato la sua prima silloge poetica, titolata “ES” (Edizioni EDAS), alla quale sono seguite le sillogi: “Babylon Guest House” (Libroitaliano) “Storie del bimbo ciliegia” (Autoproduzione), “ANUDA” (Aletti. In seguito ripubblicato in versione e-book da Edizioni LaRecherche.it), “OSSARIO” (Arduino Sacco Editore), “MADREPERLA” (LietoColle), “Lettere da Eldorado” (Progetto Cultura), “DARKANA” (LietoColle) e “VIENTU” (Poesie in dialetto eoliano – Edizioni Progetto Cultura). I suoi versi sono inclusi in numerose antologie e riviste cartacee e on-line, tra cui “Poeti e Poesia”, “Poetarum Silva”, “Atelier” e “Inverso”. Nel 2004 le poesie di Davide Cortese sono state protagoniste del “Poetry Arcade” di Post Alley, a Seattle. Il poeta eoliano, che nel 2015 ha ricevuto in Campidoglio il Premio Internazionale “Don Luigi Di Liegro” per la Poesia, è anche autore di due raccolte di racconti: “Ikebana degli attimi” (Firenze Libri), “NUOVA OZ” (Escamontage), del romanzo “Tattoo Motel” (Lepisma), della monografia “I MORTICIEDDI – Morti e bambini in un’antica tradizione eoliana” ( Progetto Cultura), della fiaba “Piccolo re di un’isola di pietra pomice” (Progetto Cultura) e di un cortometraggio, “Mahara”, che è stato premiato dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di EOLIE IN VIDEO nel 2004 e all’EscaMontage Film Festival nel 2013. Ha inoltre curato l’antologia-evento “YOUNG POETS * Antologia vivente di giovani poeti”, “GIOIA – Antologia di poeti bambini” (Con fotografie di Dino Ignani. Edizioni Progetto Cultura) e “VOCE DEL VERBO VIVERE – Autobiografie di tredicenni” ( Escamontage ).

 Davide Cortese in una foto di Alessia Siano





Commenti

Lascia il tuo commento

Codice di verifica


Invia

Sostienici