Gli Animali alla lente poetica di Giancarlo Baroni
Elio Scarciglia, particolari, Villa di Chiavenna

Gli Animali alla lente poetica di Giancarlo Baroni

diCarol Guarascio

"Il mio piccolo bestiario in versi" di Giancarlo Baroni, edito da Puntoacapo nel febbraio 2025, si presenta come un'esplorazione affascinante e approfondita del regno animale attraverso la lente della poesia. Non una semplice antologia, ma una raccolta curata che illumina su come i poeti di ogni tempo abbiano dedicato i loro versi a creature grandi e piccole, siano esse reali o fantastiche.

L'autore stesso, Giancarlo Baroni, ha spesso dichiarato la sua predilezione per la poesia a tema animale, con un particolare interesse per gli uccelli, non mancando di citare i numerosi versi ornitologici di Pascoli. Questo amore personale si riflette nella sensibilità con cui il saggio accoglie le diverse voci poetiche.
Un esempio emblematico è la lirica seguente, che cattura un momento di interazione tra uomo e natura:
La melanina che scurisce il corpo / e ci rende simili a fantasmi / fa paura all’allocco. / Allora gonfiamo il petto / gli gridiamo te l’abbiamo fatta / un’altra volta, gioiamo / ma piano / come avessimo in gola dell’ovatta.

Il cuore pulsante del libro risiede nella vasta selezione di componimenti dedicati agli animali, in cui la sensibilità e le prospettive di diversi poeti si incontrano, creando un affresco ricco e sfaccettato.
Come sottolinea Alfredo Rienzi, "Gli animali ci hanno preceduti e visti sorgere. Ci vedranno tramontare (a questa frase scegliete se apporre un punto di domanda o punteggiatura d’altro senso). L’occhio del Sapiens si è aperto su un mondo che già accoglieva minerali, vegetali e animali. La sua vita stessa dipendeva (e dipende!) dai naturalia.".
Non deve quindi sorprendere il legame sottile e profondo tra l'uomo e l'animale. Quest'ultimo, infatti, spesso assume un ruolo simbolico nei testi poetici, arricchendo i versi con tratti estetici, suoni o abitudini intrinsecamente poetici.
Da un lato, il libro presenta poesie che celebrano la bellezza e la maestosità di animali noti, catturandone le caratteristiche distintive e il loro ruolo nel mondo naturale. Dall'altro, indaga il complesso rapporto tra uomo e animale, esplorando temi come la convivenza, il rispetto, ma anche la paura e la fascinazione.
Un elemento distintivo e particolarmente affascinante de "Il mio piccolo bestiario in versi" è la sezione dedicata agli animali fantastici. Qui, Baroni attinge dalla ricca tradizione dei bestiari medievali, vere e proprie enciclopedie illustrate che, tra il X e il XIV secolo, descrivevano animali reali e, soprattutto, creature mitologiche. Questa parte del libro ci trasporta in un mondo in cui la realtà si fonde con la leggenda, e dove incontriamo volentieri animali come il basilisco, l'unicorno o il drago, non semplici invenzioni, ma veicoli di allegorie morali, religiose e filosofiche.
È qui che il volume si distingue maggiormente, offrendo un ponte tra la poesia moderna e un patrimonio culturale antico. Dimostra come l'immaginario collettivo sugli animali fantastici abbia continuato a ispirare gli artisti nel corso dei secoli, non solo i poeti ma anche i pittori, come evidenziato dall'analisi di alcuni affreschi nelle pagine finali.

Commenti

Lascia il tuo commento

Codice di verifica


Invia

Sostienici