La prima cosa che la guerra ruba a tutti è il libero arbitrio
Elio Scarciglia, Venezia 2022

La prima cosa che la guerra ruba a tutti è il libero arbitrio

diClaudia Piccinno

Con questo distico del poeta iraniano Mansour Noorbakhsh, residente a Toronto, vorrei introdurre alcuni suoi testi pubblicati in inglese nel 2016, tratti dalla sua raccolta   In search of shared wishes, by Mansour Noorbakhsh, Friesen Press, Canada 2017 e purtroppo tremendamente attuali.

 

Alla ricerca di desideri condivisi: poesia per bambini vittime di guerra affronta la guerra e il libero arbitrio sollevando interrogativi e facilitando una discussione.  Questo libro non parla di una guerra specifica, attinge dalla storia, dalla mitologia e dal nostro mondo attuale. Ne deriva un racconto basato sui simboli della mitologia. L'altra storia scorre parallela ai giorni nostri. 

Credo che tale dialogo tra mito, storia e attualità sia  essenziale per lo sviluppo di un mondo pacifico.



1

A prisoner was killed by another one

while the jailers were working, literally.

The prison’s walls encircled the prisoner,

as well as the racketeer prisoners.

He was slain with no protest.

His free will was killed before his body,

and the law was strongly followed up

by the walls of the prison.

I remember: I have watched this movie

sometime, before I met You, Woman.

Where did you find my absence?

Were we able to escape the war, literally?

Why do walls extend as far as a prisoner escapes?

How do wars mirror free will?

How do mirrors change images?

How do things change in our minds?

Have you ever had me in your dreams?

How have you appeared in mine?

I am something in the afternoon,

like our travel toward sunset.

In this train, I appeared as a dream—

as a shadow, as a truth, as a lie.

How do you try to see the truth?

Will you ever see mine?



1

Un prigioniero è stato ucciso da un altro

mentre i carcerieri stavano lavorando, letteralmente.

Le mura della prigione circondavano il prigioniero,

così come i prigionieri ricattatori.

Fu ucciso senza protesta.

Il suo libero arbitrio fu ucciso prima del suo corpo,

e la legge è stata applicata alla lettera

dalle mura della prigione.

Ricordo: ho visto questo film

qualche volta, prima che ti incontrassi, Donna.

Dove hai trovato la mia assenza?

Siamo riusciti a sfuggire alla guerra, letteralmente?

Perché i muri si estendono fin dove un prigioniero riesce a scappare?

In che modo le guerre rispecchiano il libero arbitrio?

In che modo gli specchi distorcono le immagini?

Come cambiano le cose nella nostra mente?

Mi hai mai avuto nei tuoi sogni?

Come sei apparsa nei miei?

Sono qualcosa nel pomeriggio,

simile al nostro viaggio verso il tramonto.

In questo treno, sono apparso come un sogno -

come ombra, come verità, come menzogna.

Come cerchi di vedere la verità?

Vedrai mai la mia?


   

2

Look at me, but not as God.

Come with me, as in your dreams.

Not even as myself.

There is no stream of certainty.

We were somewhere

when you came for a breath.

We shared a wish together

as you decided to leave.

Where did I come from?

Where did you discover my absence?

Was it between this train’s passengers

as it moved toward an unknown destination?

In the yellow light of an afternoon,

flowing through the train’s window.

As autumn leaves.

As moving toward nowhere-

as an anxiety,

as a doubt.



2

Guardami, ma non come Dio.

Vieni con me, come nei tuoi sogni.

Nemmeno come me stesso.

Non c'è flusso di certezza.

Eravamo da qualche parte

quando sei venuta a prendere fiato.

Abbiamo condiviso un desiderio insieme

appena hai deciso di partire.

Da dove vengo?

Dove hai scoperto la mia assenza?

Era tra i passeggeri di questo treno

mentre si muoveva verso una destinazione sconosciuta?

Nella luce gialla di un pomeriggio,

scorre attraverso il finestrino del treno.

Come foglie d'autunno.

Come muoversi verso il nulla-

come l' ansia,

come un dubbio.



3

The train stopped—you, Woman, ran to catch a bus.

I felt banished, but incisive.

No direction, but moving.

Can anxiety redeem us?

I asked you, thinking of help.

You turned.

You and the blind boy looked at me.

That was the first, the last, and the only image.

Tree shadows in the meadow.

Bird nests on the trees.

We were, all three, looking . . .

You, at the green meadow

I, at the grey birds.

The blind boy was looking at me.

You told me, “It is homesickness.”

To him, “the birds exist by migrating.”

It was the start of dark.

It was the start of cold.

He was looking at the stranger—at me.



3

Il treno si è fermato: tu, Donna, sei corsa a prendere un autobus.

Mi sono sentito escluso, ma incisivo.

Nessuna direzione, se non il movimento.

L'ansia può redimerci?

Te l'ho chiesto pensando ad un aiuto.

Ti sei voltata.

Tu e il ragazzo cieco mi avete guardato.

Quella fu la prima, l'ultima e l'unica immagine.

Ombre degli alberi nel prato.

Nidi di uccelli sugli alberi.

Stavamo, tutti e tre, guardando. . .

Tu, guardavi il prato verde

Io, gli uccelli grigi.

Il ragazzo cieco stava guardando me.

Mi hai detto: "È nostalgia di casa".

Rivolta a lui "gli uccelli esistono migrando".

Era l'inizio del buio.

Era l'inizio del freddo.

Lo sconosciuto mi fissava.



4

Fear is the absence of love.

When did I try to find a direction?

  Upon the halted train,

I was lost—I was denied.

I felt: “I became lost while the faith was absent.”

Oh, migrant Adam and Eve, how did the songs of

Paradise sound?

What did you sing as a lullaby?

How did you tell a glory tale?

Your children have lost the songs beneath so many images;

blind of all legends,

they only blow the words.

Oh, Adam and Eve,

were you together

in your departure

from Paradise?

Did you ever talk together

behind a window?

Or kiss over the glass of a station door?

Or wait to see each other,

hearing each other’s voice

after so long

in some electronic device?

My heart sighs a ballad.

Only my shadow grows.

I live in the grey shadow.

My song is unclear—a sigh,

and some minced words

My children have no lullaby.

Where is my green meadow?

Which trees give me rest?

Which birds give me song?

Where do fountains call my thirst?

Oh, Raven1

how I wish you’d stolen Hoopoe2,



4

La paura è l'assenza dell'amore.

Quando ho provato a trovare una direzione?

 Sul treno fermo,

m'ero perso, venivo negato.

Percepivo: “Mi sono perso mentre la fede era assente”.

Oh, migranti Adamo ed Eva, come suonano le canzoni

del paradiso?

Cosa cantate come ninna nanna?

Come raccontate una storia di gloria?

I vostri figli hanno perso le canzoni sotto tante immagini;

ciechi di tutte le leggende,

soffiano solo le parole.

Oh, Adamo ed Eva,

eravate insieme

nella partenza

dal paradiso?

Avete mai parlato insieme

dietro una finestra?

Vi siete baciati dietro la porta a vetri di una stazione?

Avete aspettato di vedervi,

sentendo la voce dell'altro

dopo tanto tempo

in qualche dispositivo elettronico?

Il mio cuore sospira una ballata.

Solo la mia ombra cresce.

Vivo nell'ombra grigia.

La mia canzone non è chiara: un sospiro,

e qualche parolaccia

I miei figli non hanno alcuna ninna nanna.

Dov'è il mio prato verde?

Quali alberi mi danno riposo?

Quali uccelli cantano per me?

Quali fontane calmano la mia sete?

Oh, Corvo1

come vorrei che tu avessi rapito l'upupa .2


1 Il corvo è uno spirito animale nella mitologia dei nativi nordamericani e si dice che abbia rubato il sole e l'abbia portato sulla terra.

2 L'upupa è un uccello che è il simbolo della guida nella letteratura iraniana.



5

Was I able to make a new world?

Was I able to refuse it?

You know the answer was “no.”

I decided to say nothing

and go nowhere.

The first thing war steals from everyone

is free will.

I decided . . .

But, with the first rays of sunlight—

or a star’s, shining in the night—

the strength of this nonstop challenge

was flowing from my eyes,

into my hands and my heart,

like the bright blue glow of

a far-off star

at the

expanse of the sky.

Let me close my eyes.

Let me come to your dream.

In your dream, the strength is infinite,

and free will is pure.

Beauty is beauty,

and hope is reality.

I must see with my heart.

I need to see with my lips

through your dream,

that hidden fire,

that strength.

  


5

Sono stato in grado di creare un nuovo mondo?

Ero in grado di rifiutarlo?

Sai che la risposta è "no".

Ho deciso di non dire nulla

e non andare da nessuna parte.

La prima cosa che la guerra ruba a tutti

è il libero arbitrio.

Ho deciso . . .

Ma, con i primi raggi di sole...

o di una stella, che brilla nella notte -

la forza di questa sfida continua

scorreva dai miei occhi,

nelle mie mani e nel mio cuore,

come il luminoso bagliore blu di

una stella lontana

nella distesa del cielo.

Fammi chiudere gli occhi.

Fammi venire nel tuo sogno.

Nel tuo sogno, la forza è infinita,

e il libero arbitrio è puro.

La bellezza è bellezza,

e la speranza è realtà.

Devo vedere con il mio cuore.

Ho bisogno di vedere con le mie labbra

attraverso il tuo sogno,

quel fuoco nascosto,

quella forza.



   

      

       Mansour Noorbakhsh scrive poesie e racconti in inglese e in farsi, la sua prima lingua. Ha pubblicato tre libri e

diversi articoli in farsi. La sua biografia deldefunto poeta-pittore iraniano; Sohrab Sepehri (1928-1980), intitolata,

“Be Soragh e Man Agar Miaeed”(trad. “Se venite a visitaremi”) è pubblicato da Morvarid (Teheran, 1997)

Ora vive con moglie e figli a Toronto,Canada. È un ingegnere elettronico e lavora in questo settore dal 1988.

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