L’alba del suono.  Due poesie sul senso della traduzione
Foto di Paolo Danise

L’alba del suono. Due poesie sul senso della traduzione

diGiancarlo Locarno

Sutardji Calzoum Bachri

(1941) è uno tra i poeti  più noti in Indonesia, è  un poeta ‘sonoro’, preferisce farsi ascoltare, partecipa a reading di poesia in tutto il mondo, viene chiamato bonariamente  ‘la bottiglia’, botol ,  per la sua abitudine di tenere a portata di mano qualcosa di alcolico durante le kermesse.

La sua peculiarità è quella di considerare  il verso come un oggetto sonoro appuntito che  lancia nel mondo le parole, queste colpiscono le cose provocando in loro  delle trasformazioni, insomma una poesia oggetto sperimentale, un mantra giocato sull’armonia di significato e di suono, l’effetto è quello di un’Upanisad  scritta da Marinetti. 

Aggiungo solo una nota sulla lingua, in questo testo si usano molto i prefissi e i suffissi per indicare il soggetto e l’oggetto, in  ku-terjemahkan  ku è l’abbreviazione di aku ,che significa io, mentre  terjemahkan  significa tradurre, in tubuh-mu   mu sta per te/ tuo, tubuh sta per corpo. 

Tutta la poesia gioca sui  richiami  di queste particelle ku e  mu , quindi sullo scambio continuo tra me e te.


Uno solo


Tradurrò


e volerò col mio corpo dentro il tuo corpo

                        tradurrò i miei  capelli dentro i tuoi capelli


se la tua mano non può dire quello che dice la mia mano

                        tradurrò le tue mani nelle mie mani


se la tua lingua non può fare quello che fa la mia lingua

                        entrerò nella tua lingua con la mia lingua


se le tue dita non possono sfiorarmi

                        sgranerò le mie dite contro le tue dita


se l’energia del tuo sangue scorre da altre linfe

                        tradurrò il mio sangue con il tuo sangue


se i tuoi intestini digeriscono altri cibi

                         trasporterò i miei intestini  nei tuoi


se il tuo sesso non è il mio  ti presterò il mio sesso


così  le nostre carni saranno una sola carne

                          il nostro spirito un solo spirito


e  sarà la tua  ferita  che mi  farà soffrire.



Satu


kuterjemahkan tubuhku ke dalam tubuhmu
ke dalam rambutmu kuterjemahkan rambutku
jika tanganmu tak bisa bilang tanganku
kuterjemahkan tanganku ke dalam tanganmu
jika lidahmu tak bisa mengucap lidahku
kuterjemahkan lidahku ke dalam lidahmu
aku terjemahkan jemariku ke dalam jemarimu
jika jari jemarimu tak bisa memetikku
ke dalam darahmu kuterjemahkan darahku
kalau darahmu tak bisa mengucap darahku
jika ususmu belum bisa mencerna ususku
kuterjemahkan ususku ke dalam ususmu
kalau kelaminmu belum bilang kelaminku
aku terjemahkan kelaminku ke dalam kelaminmu

daging kita satu arwah kita satu
walau masing jauh
yang tertusuk padamu berdarah padaku.

Subagio Sastrowardoyo

 (1924 –  1995)  è stato un poeta, scrittore e traduttore  indonesiano, Ha insegnato lingua indonesiana in varie università dell’Australia e degli Stati uniti. Ha tradotto in indonesiano autori francesi, inglesi e olandesi.


L’alba del suono


Il mio unico compito è quello di tradurre

il moto della foglia

che dondola sui rami vecchi.


I segreti  hanno bisogno di parole

parlate dalle cime dei silenzi.


E quando una foglia vi cade dentro

non scorre il sangue


ma in quello spazio nero

cresce un senso di perdita


che si trasforma

in un  grido.



Nada Awal


Tugasku hanya menterjemah

gerak daun yang bergantung

di ranting yang letih. Rahasia

membutuhkan kata yang terucap

di puncak sepi. Ketika daun

jatuh tak ada titik darah. Tapi

di ruang kelam ada yang merasa

kehilangan dan mengaduh pedih.


Commenti

Lascia il tuo commento

Codice di verifica


Invia

Sostienici