Guagnano, 1-4 maggio 2025, Menabò incontri Festival - Poesia, bellezza e molto altro
Menabò incontri Festival 2025. François Imperiale (Sindaco), Mimma Leone (Ass. Cultura di Guagnano), Nicoletta Manca (Ass. Cultura di Rio Saliceto) e Emanuela dalla LIbera durate la sua premiazione

Guagnano, 1-4 maggio 2025, Menabò incontri Festival - Poesia, bellezza e molto altro

diEmanuela Dalla Libera

Piccole, e sentite, note per un convegno


Ci sono eventi che pur svolgendosi nel giro di pochi giorni, lasciano dietro di sé il ricordo di una esperienza intensamente vissuta e profondamente arricchente.

Questo è quanto ha lasciato a tutti noi che vi abbiamo partecipato il convegno organizzato dalla casa editrice Terre d’ulivi in Salento, con la terza edizione di Menabò Incontri Festival, nella fattispecie a Guagnano, paese ignoto ai più fino a che non ne abbiamo assaporato il sole e il cielo, l’ariosa luminosità della piazza, le strade dove non ci si ritrovava mai e le case basse, allineate senza soluzione di continuità, quasi a condurci in una atmosfera un po’ araba, un po’ greca, tra qualche palazzo emergente nel colore giallino della pietra, nei portali scolpiti o nei terrazzi sontuosi.

Quattro giorni resi possibili dalla collaborazione con l’amministrazione comunale e che hanno visto lo svolgersi del festival dal primo al quattro maggio presso la sala consiliare del comune di Guagnano, un ampio spazio incorniciato dalle opere pittoriche di Luciano Schifano, artista originale per la singolarità e i colori puri e brillanti delle sue opere, di cui è stata inaugurata la mostra, e dalle foto suggestive nei volti ritratti e negli amplissimi orizzonti fatte in Mongolia da Elio Scarciglia, direttore editoriale della rivista Menabò, promotore del festival, in uno dei suoi viaggi intorno al mondo. E qui si sono alternati nei quattro giorni di intensa attività poeti e letterati che hanno parlato di sé e delle loro opere in un crescendo di partecipazione e interesse. Così si sono ascoltate le voci di poeti italiani e stranieri (il francese Ech-Ardour e il romeno Deaconescu) ma anche la presentazione di testi relativi alla cultura ebraica (Stefano Iori), o alla vita e all’opera di scrittrici di altra epoca (Beatrice Hastings a cura di Maristella Diotaiuti), o  riflessioni e ricordi su autori incisivi per la formazione personale (Stanislao Nievo nelle parole di Lorena Fiorini). Momento chiave l’attribuzione del premio Riconoscere una storia, indetto da Terra d’ulivi edizioni, giunto quest’anno al quinto appuntamento. Premiato il professor Vincenzo Guarracino, autorevole studioso e traduttore di opere antiche, tra cui il VII libro dell’Antologia Palatina, uscito quest’anno per i tipi della stessa casa editrice. Significativi anche la presentazione della nuova collana “Segni di poesia”, e lo spettacolo teatrale dedicato a Rocco Scotellaro, personaggio emblematico e poeta rappresentativo di questa terra del sud, della sua storia sociale e culturale.

L’ultimo evento ha avuto luogo a Villa Baldassarri presso la casa Lievito madre, una scuola elementare riadattata a scopi culturali ed educativi. Si è trattato della prima edizione del concorso di poesia e narrativa “Trame di borghi” che ha visto la partecipazione di autori da ogni parte d’Italia  e che ha impegnato nella valutazione una ragguardevole giuria tra cui le poetesse Anna Santoliquido e Cinzia Demi. Qui la palma della vittoria è andata a Evaristo Seghetta, poeta umbro di notevole profondità, ampiamente affermato nel mondo poetico.

Il convegno avrà una seconda fase a settembre a Rio Saliceto, in provincia di Reggio Emilia, paese con cui si è creata una sorta di gemellaggio, di sinergia culturale e organizzativa.

Cosa è rimasto di tutto questo? Lo si diceva all’inizio, un’apertura al mondo della poesia, dello studio, della ricerca continua delle manifestazioni della bellezza in ogni forma fin nell’amicizia e nella condivisione di valori autentici e costruttivi. 


 

 

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